Le Pubblicazioni dell'Esperto

Roma, 29/05/2024

Campionamenti e Analisi chimiche, fisiche e microbiologiche

Al fine di verificare i requisiti igienici, la corretta applicazione del Sistema di Autocontrollo e a garanzia igienico-sanitaria degli alimenti, nel rispetto della normativa vigente, è stato elaborato un piano di campionamento annuale legato alle specifiche criticità individuate per la preparazione ed il trasporto degli alimenti previsti. Il piano predisposto è utile per verificare:

Le analisi riguardano la verifica della salubrità dell'acqua di rete, la verifica dei requisiti igienici previsti nella materia prima acquistata, la verifica della correttezza delle procedure di lavorazione e d'igiene applicate.

Per scoprire i risultati è possibile scaricare gli allegati direttamente dall'App GustoSì dedicata al servizio (LINK).

Pillole di Piscologia

Nel periodo pandemico, Serenissima Ristorazione ha messo a disposizione, sul proprio Blog (link), dei contenuti scientifici per aiutare le famiglie a vivere più serenamente il periodo di privazioni e anti-socialità. Oggi, rispolveriamo quegli utili consigli, rivedendoli sotto un profilo diverso e sotto la luce odierna quel periodo particolare che ha segnato il Nostro Paese:


Dal Blog di Serenissima Ristorazione 24/05/2024

L’esercizio del “Barattolo della Felicità”  

Tratto da LE PILLOLE DELLA DIETISTA DI SERENISSIMA RISTORAZIONE della Dott.ssa Alice Facco


A due anni di distanza dall'emergenza causata dal Coronavirus, questo spazio è dedicato al tema della “costruzione” della propria felicità e leggeremo i preziosi consigli in merito alle tematiche legate al vissuto personale e familiare durante il periodo pandemico.

Succede frequentemente infatti, come conseguenza dei nuovi ritmi dettati dalla Pandemia che ci siamo lasciati alle spalle, di giungere a fine giornata con l’impressione di non aver concluso nulla di produttivo, di non esser riusciti ad esprimerci al meglio delle nostre potenzialità o, ancora, di avere la sensazione che gli attimi di felicità ci sfuggano di mano, senza poter fare progetti a lungo termine e allo stesso tempo senza riuscire a vivere il momento presente. La psicologia della personalità afferma che è determinante l’attitudine che abbiamo nei confronti della vita e, per fortuna, sia l’autostima, sia la disposizione verso l’ottimismo possono essere trasmessi ai più piccoli, ma anche appresi nuovamente da adulti. 

A tal proposito, la Dott.ssa Lettiero propone un facile e divertente esercizio per “recuperare il piacere delle piccole gioie quotidiane”, ovvero il “Barattolo della felicità”: l’espediente concepito da Elsa Punset, esperta nell’ambito dell’intelligenza emozionale, facilita la memoria dei momenti felici quando ne abbiamo più bisogno. Ecco le indicazioni per predisporlo:

I vantaggi permangono nel tempo: infatti, ogni volta si stia trascorrendo un momento difficile, si può “scavare nel barattolo, pescare e leggere il bigliettino scelto. In un batter d’occhio ricorderemo istantanee della nostra vita, che altrimenti avremmo perso per sempre, e il loro ricordo felice che ne deriva pronto a portarci conforto!” Spesso, vedremmo e capiremmo anche che il ricordo più felice coincide con quello più semplice e fuggevole. Per quanto riguarda i bambini poi anche loro, supportati da un adulto, possono costruire il proprio barattolo della felicità, traendone grande giovamento. Lo scopo principale dell’esercizio è quindi, in definitiva, quello di “distinguere i problemi dando il giusto peso alle situazioni vissute nel quotidiano, imparando ad affrontare le difficoltà ed i momenti spiacevoli con un atteggiamento positivo”.

Il cibo: una nuova comfort-zone?

Tratto da LE PILLOLE DELLA DIETISTA DI SERENISSIMA RISTORAZIONE della Dott.ssa Alice Facco

Oggi parliamo della complicata ricerca di un equilibrio nell’alimentazione, affinché il cibo non si trasformi in una comfort-zone troppo dannosa. Infatti, nei momenti caratterizzati da forte stress, ansia o altri stati emotivi disturbanti, ognuno ha degli alimenti preferiti: ciò succede perché il cibo non è mai solo nutrimento, bensì anche “cura”, e in questo senso quello che viviamo nei primi anni di vita al momento del pasto, quando veniamo presi in braccio, coccolati, tranquillizzati e allo stesso tempo nutriti, rappresenta nelle parole della Dott.ssa Lettiero “un’esperienza di conforto e regolazione psicofisica fondamentale per lo sviluppo successivo”.

Nell’età adulta poi, in frangenti difficili come quelli descritti sopra, una parte di noi cerca quindi di ritornare a quel conforto affettivo primario per mezzo di un’esperienza sensoriale e alimentare soddisfacente. In queste settimane di divieto totale di attività fisica nelle palestre o nei parchi, mangiare rischia di essere la valvola di sfogo apparentemente più semplice ed efficace, con la conseguenza però di dover fare poi i conti, dopo un momentaneo stato di benessere, con sensi di colpa, tristezza e sentimenti di auto-svalutazione, che potrebbero infine degenerare in un pericoloso circolo vizioso. La Dott.ssa Lettiero consiglia dunque, per evitare che il periodo di quarantena si trasformi in una “trappola alimentare” per noi e la nostra famiglia, di fare attenzione a 4 semplici regole:

Non acquistare troppi cibi ipercalorici;

Suddividere l’apporto calorico totale in 5 piccoli pasti nel corso dell’intera giornata;

Incanalare l’energia in esercizi manuali, come ad esempio pulire casa, fare manutenzione del giardino, ecc.;

Continuare, nei limiti del consentito, a praticare attività fisica, responsabile dell’aumento nella produzione di endorfine e, quindi, del buon umore.

5 Pillole per aiutare i bambini a vivere serenamente

Tratto da LE PILLOLE DELLA DIETISTA DI SERENISSIMA RISTORAZIONE della Dott.ssa Alice Facco

Come restare vicini ai nostri bambini dopo i cambiamenti sociali portati della Pandemia: mai come adesso il comunicare con i più giovani deve andare di pari passo con l’“ascoltare” e il “chiedere”.

Ecco 5 utili suggerimenti:

Dire la verità, in modo semplice e con parole adatte all’età di chi ascolta;

Riconoscere le emozioni, prima in noi stessi e successivamente nei bambini, nominandole in modo appropriato e senza negarle: va bene quindi ammettere di essere anche preoccupati. Questo aiuta i più piccoli a dare un nome ed un significato a quello che sentono e permette ai più grandi di non sentirsi soli e inadeguati. In una società che esalta la felicità e la perfezione, è importantissimo far passare il messaggio che va bene ed è normale provare sentimenti come paura, preoccupazione e solitudine.

Riflettere e far riflettere i ragazzi sui vantaggi della paura, che nelle giuste dosi ci serve a non mettere in atto pratiche contrarie al benessere personale e collettivo. Fondamentale è far comprendere che non si deve temere la paura stessa, perché tutte le azioni preventive sono strumenti con cui possiamo controllare la situazione.

Ascoltare i bambini, lasciando loro tempo e modo di esprimersi. Importante è sfruttare i momenti di aggregazione familiare, come ad esempio i pasti, per domandare ai ragazzi come hanno dormito o come stanno ed ascoltarli. Dobbiamo tenere a mente che non tutti hanno le stesse abilità comunicative quando si tratta di emozioni, ed è quindi necessario dare loro tutto il tempo necessario per trovare le giuste parole, o il giusto modo, per parlarci.

Facendo fare ai più piccoli giochi manuali come disegnare, costruire, giocare con la pasta di sale (semplice da fare in casa) e permettendo loro di guardare i cartoni animati per al massimo un’ora in tutto al giorno, senza però lasciarli mai da soli davanti alla televisione. Per i più grandi è importante dare delle regole orarie per l’utilizzo dei giochi virtuali, anche questi al massimo un’ora al giorno, e prediligere quelli manuali come fare puzzle o un dolce.

Dal Blog di Serenissima Ristorazione 21/05/2024

Impastare la pizza con i bimbi

Tratto da LE PILLOLE DELLA DIETISTA DI SERENISSIMA RISTORAZIONE della Dott.ssa Alice Facco

Per valorizzare tutte le attività che si svolgono in casa e una modalità per tenersi impegnati manualmente è sicuramente quella di dedicarsi alla cucina. Il tempo che gli italiani trascorrono normalmente tra i fornelli è sempre meno a causa delle esigenze lavorative e dei ritmi di vita frenetici. Tuttavia, preparare del buon cibo è un’attività manipolativa ed educativa in cui possono essere coinvolti anche i bambini, ad esempio realizzando la pasta fatta in casa o gli gnocchi, oppure impastando il pane o la pizza. Nel raccogliere tutti gli ingredienti si può domandare ai più piccoli che cosa sono e da dove vengono, un’occasione per imparare insieme. 

La ricetta è un grande classico: LA PIZZA MARGHERITA! 

Ecco gli ingredienti:

– 500 g Farina

– 500 g Pomodori pelati

– 250 ml Acqua

– 15 g Lievito

– 20 g Olio

– 10 g Sale

– 2 Mozzarelle

– 2 Cucchiai di olio extravergine d’oliva

– Origano

– Sale

Dal Blog di Serenissima Ristorazione 20/05/2024

Il gioco della “Scatola Magica”

Tratto da LE PILLOLE DELLA DIETISTA DI SERENISSIMA RISTORAZIONE della Dott.ssa Alice Facco

Parliamo ora di attività da svolgere in casa per passare il tempo con i propri bambini, e che al tempo stesso possa stimolare le loro abilità e arricchirne le conoscenze. La proposta è ricaduta sul gioco della “scatola magica”, adatto anche per i più piccoli e per la cui esecuzione servono una scatola di cartone in cui creare un foro oppure un’apertura, frutta e ortaggi dal proprio frigorifero e una benda, per esempio un pezzo di stoffa oppure un nastro abbastanza lungo. Iniziare per prima cosa bendando il bambino e posizionando nella scatola uno per volta frutti e ortaggi di colore diverso.

Successivamente, chiedere al bimbo di infilare le mani nel foro della scatola e di provare a descrivere a parole ciò che percepisce con le mani, ad esempio se è grande o piccolo, liscio o ruvido, che forma ha, e quindi provare a indovinare di che cosa si tratta. Ripetere poi il gioco con tutti gli ortaggi e i frutti che si hanno a propria disposizione. Questa attività stimola in particolare uno dei cinque sensi, il tatto, ma anche gusto e olfatto, perché una volta “scoperto” il frutto o ortaggio misterioso lo si può fare annusare e assaggiare per sentirne il sapore! Nelle attività della Dott.ssa Facco si spiega ai bambini da dove vengono quei frutti e ortaggi e ci si sofferma sui loro colori e sulla stagionalità, sottolineando l’importanza di variare e di mangiare ogni giorno 5 porzioni tra frutta e verdura e suggerendo alcune strategie per aumentarne il consumo. Attraverso l’esperienza si cerca quindi di favorire le sane abitudini dei più piccoli a tavola.

Dal Blog di Serenissima Ristorazione 17/05/2024

Quale merenda?

Tratto da LE PILLOLE DELLA DIETISTA DI SERENISSIMA RISTORAZIONE della Dott.ssa Alice Facco

In questi giorni più che mai, in famiglia ci si trova a poter preparare merende sane per grandi e bambini. Tuttavia, il dispendio energetico di queste giornate trascorse in casa è ridotto, per cui non c’è necessità di consumare merende molto energetiche. Serenissima Ristorazione ha chiesto consiglio alla Dott.ssa Alice Facco, dietista del proprio staff, su quali cibi privilegiare. Sicuramente, sono da evitare il più possibile panini con affettati e merendine confezionate, mentre al contrario la scelta migliore, come sempre accade, è data dalla frutta fresca.

Anche in questo caso si possono coinvolgere i più piccoli nell’impostazione della merenda, curandone anche la presentazione per rendere più invitante il piatto. Ad esempio si possono preparare dei buoni e sani spiedini di frutta, tagliando a pezzettoni la frutta di stagione, come mele, banane, fragole e kiwi, e creando così anche degli spiedini colorati. Altre alternative consigliate per merenda possono essere un bicchiere di latte con un paio di cucchiai di muesli, oppure uno yogurt bianco con pezzetti di frutta fresca. E ancora, due o tre fette biscottate con sopra spalmata della buona marmellata, oppure una fetta di pane integrale con un pezzetto di cioccolato fondente. Questi momenti sono ancora una volta importanti occasioni per prendersi cura di se stessi e dei propri cari.

Dal Blog di Serenissima Ristorazione 18/01/2023

Tempo di pappe


Il momento in cui il neonato inizia a vivere il momento familiare: il pranzo e la cena tutti insieme, attorno al tavolo. Il gusto che si delinea, la condivisione che comincia. Lo svezzamento del bambino è gioia, ma anche preoccupazione. La scelta di quando svezzare, di quando capire quand’è il momento. E poi come farlo?


LE TIPOLOGIE 

I genitori si ritrovano a porsi molte domande quando giunge lo svezzamento. Il pediatra è la persona esperta a cui fare riferimento, sebbene tutti poi si informino anche in altri canali per avere maggiori informazioni. 


Lo svezzamento può essere di due tipi.


Svezzamento tradizionale

Lo svezzamento tradizionale contempla la somministrazione di pappe (farine di cereali, omogeneizzati di carne/pesce, verdure frullate) nutrizionalmente bilanciate. Si comincia andando a sostituire la “poppata” di mezzogiorno e proponendo al bambino un piatto unico, a base di brodo. Senza utilizzare glutine e fibra, il piatto contempla all’inizio patate, carote, zucchine e farina di cereali, per poi piano piano variare con l’inserimento di altre verdure, su suggerimento del pediatra. L’olio EVO viene sempre inserito a fine cottura, a crudo.


Nello svezzamento tradizionale esistono delle tappe, dei momenti in cui si inseriscono i vari alimenti.


Autosvezzamento

L’Autosvezzamento, definito anche Alimentazione complementare a richiesta (ACR), è quando viene somministrato al bambino, già a partire dai 6 mesi di vita, lo stesso cibo della famiglia modificato (tritato/schiacciato) in base alle capacità masticatorie del bambino.


Seduto a tavola con i genitori, il bambino assaggia dal piatto di mamma e papà dopo che quest’ultimi hanno sminuzzato per bene gli alimenti. Giorno dopo giorno il bambino aumenta le dosi fino a quando, autonomamente, mostra di preferire il cibo alla “poppata” e si soddisfa quindi con il pranzo proposto.


LA SCELTA

Non esiste un giusto o sbagliato, dipende dalle preferenze del genitore ma soprattutto dalla capacità del bambino di relazionarsi agli alimenti. Nei servizi di ristorazione scolastica dedicati ai Nidi, Serenissima Ristorazione si dimostra sempre disponibile ad accogliere le richieste dei genitori con la predisposizione di menu ad hoc che meglio si adattano alle esigenze dei bambini.

Promosso da Serenissima Ristorazione 22/11/2022

Le Manovre pediatriche salvavita


fonte: Croce Rossa Italiana Comitato di Sabatino - Comitato dell'Area Metropolitana di Roma Capitale

"Il Progetto della diffusione delle Manovre Salvavita Pediatriche ha come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su soggetti in età pediatrica vittime di arresto cardiaco improvviso o di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Sempre più spesso vengono descritti incidenti tra le mura domestiche o nelle scuole, situazioni critiche che riguardano bambini vittime di eventi avversi a causa dell’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, come cibo, palline di gomma giochi, caramelle,… e se, non prontamente trattata, in pochi minuti potrebbe evolvere in arresto respiratorio al quale segue l’arresto cardiaco.


Secondo i dati dell’ISTAT il 27% delle morti classificate come “accidentali”, nei bambini da 0 a 4 anni, avviene per soffocamento causato dall’inalazione di un “corpo estraneo” e/o cibo. Passando nelle fasce di età successive la percentuale diminuisce progressivamente, ma rimane tra le più significative tra le varie cause accidentali. E’ importante, per evitare questi eventi, diffondere il più possibile non solo le Manovre Salvavita con le tecniche di disostruzione e di rianimazione cardiopolmonare di base, ma anche prevenire che ciò possa accadere."

Chi salva un bambino, salva il mondo intero: La Croce Rossa Italiana promuove il Corso MSP Manovre Salvavita Pediatriche (Esecutore), aggiornato in base alle evidenze scientifiche internazionali (ILCOR) aggiornate ed alle linee guida European Resuscitation Council (ERC e CRI). Obiettivo del Corso è facilitare i partecipanti all’apprendimento, tramite una lezione frontale teorica e stazioni di addestramento pratico a piccoli gruppi su manichini, delle principali manovre salvavita (manovre di rianimazione cardiopolmonare e di disostruzione delle vie aeree) in caso di arresto cardo-circolatorio e ostruzione delle vie aeree nel lattante e nel bambino. Al termine sarà rilasciato apposito attestato di formazione. Il corso ha una durata di circa 3 ore, ad uno costo accessibile (circa € 20,00).

Dal Blog di Serenissima Ristorazione 26/09/2022

Serenissima Ristorazione presenta Mindful Eating, i benefici di un'alimentazione consapevole


Mindful Eating è un approccio che nasce dalla mindfulness, una pratica che consiste nel coltivare una più piena presenza di sé. Applicata con successo in ambito clinico, aziendale, sportivo e ospedaliero, negli ultimi anni la pratica è stata estesa anche alla nutrizione. Nasce così la cosiddetta alimentazione consapevole, ossia prendere coscienza del cibo che mangiamo e dell'atto stesso del mangiare. Un nuovo modo di stare a tavola in cui ci si focalizza appieno sulla qualità dell'esperienza, attivando tutti i sensi e ascoltando le emozioni suscitate dal cibo.


Se applicato con costanza, il Mindful Eating aiuta a migliorare il rapporto con il cibo. Concentrarsi sull'esperienza alimentare soffermandosi su aspetto, odore, colore e sapore, ponendo attenzione alle reazioni di corpo e mente, aumenta infatti la capacità di percezione della sazietà. Le pratiche di alimentazione consapevole aiutano a ridurre al minimo i fattori, siano essi ambientali, culturali od emotivi, che influenzano l'assunzione di cibo. Nonostante non si tratti di una dieta, l'approccio del Mindful Eating ha effetto anche sulla scelta degli alimenti: essere consapevoli di ciò che si consuma si riflette inevitabilmente sulla qualità e la sostenibilità dei prodotti. Valori che sono alla base dell'operato di Serenissima Ristorazione, certa che le sfide climatiche e alimentari del nostro tempo possano essere vinte solo ottimizzando le potenzialità insite nell'educazione alla buona salute e promuovendo una cultura formativa dell'alimentazione.

Dal Blog di Serenissima Ristorazione 15/09/2022

Come combattere l'abbiocco post pranzo?

Per prevenire il classico senso di sonno dopo il pranzo, è meglio digiunare o fare un sonnellino? Nessuna delle due!


Capita spesso, più di quanto vorremmo che la stanchezza post-prandiale (questa è la dicitura corretta dell'abbiocco dopo il pranzo) è un fenomeno del tutto normale, ma possiamo tenerla sotto controllo, prima di tutto capendo bene da cosa ha origine.


Perché ci viene sonno dopo mangiato?

Si tratta di un fenomeno del tutto naturale, che ci accomuna a molti animali e non è sparito con l’evoluzione.  Quando il cibo entra nell’apparato digerente, il flusso del sangue verso lo stomaco e l’intestino aumenta. Di conseguenza, diminuisce l’afflusso di sangue (e di ossigeno) al cervello.

 

Da un altro punto di vista, possiamo dire che quando siamo affamati il nostro corpo è vigile, istintivamente alla ricerca di cibo. Una volta saziati, invece, abbiamo l’esigenza opposta, cioè quella di limitare gli stimoli e lasciare che il corpo si concentri sulla digestione. Da qui l’abbiocco.


Quali alimenti ci rendono più assonnati?

Quelli che contengono proteine e carboidrati.


Colpa del Triptofano, un aminoacido presente in molti alimenti ricchi di proteine, che aiuta il corpo a produrre serotonina, la sostanza che regola il sonno (cicli circadiani). I carboidrati, invece, aiutano il corpo ad assorbire il triptofano. Per questi motivi, mangiare un pasto ricco di proteine ​​e carboidrati può farci sentire decisamente assonnati.

 

Alimenti ricchi di proteine includono: salmone, pollame, uova, spinaci, semi, latte, soia, formaggio.

Alimenti che contengono alti livelli di carboidrati sono invece, per esempio: pasta, riso, pane bianco e cracker, torte, biscotti, mais, latte, zucchero e caramelle.

 

Non dobbiamo dimenticare poi che gli zuccheri fanno parte dei carboidrati e che assumerne troppi provoca dei picchi glicemici, ai quali il nostro corpo risponde producendo maggiore insulina e sovraccaricando il pancreas. Questo processo incide sulla sensazione di stanchezza e sonnolenza.

 

Ma quindi… meglio digiunare? 🙄​ ​ Assolutamente no 😁, ecco 5 consigli

Pubblicazioni dell'anno scolastico 2021-2022

Dal Blog di Serenissima Ristorazione 2022

Il Disgusto per imparare ad allenare il Gusto


Apprendere cos’è il disgusto per poi imparare ad allenare il gusto: il termine disgusto viene usato per indicare un forte senso di riluttanza verso un qualcosa che, nel nostro caso, stiamo ingerendo. Possiamo considerarla quindi una sorta di “sensazione” innata e al tempo stesso fondamentale, che viene attivata in modo inconscio dal nostro corpo in reazione ad alcuni stimoli che riconosciamo come “nocivi”. Ma in realtà è il frutto dei percettori che ognuno di noi ha sulla propria lingua (figura affianco):

1 AMARO

2 ACIDO

3 SALATO

4 DOLCE


Occorre dunque allenare il palato, imparando a differenziare i vari gusti, sapori e sensazioni collegate. In primo luogo è importante specificare che i gusti fondamentali sono 5, ovvero dolce, salato, acido, amaro e UMAMI. Quest’ultimo, in lingua giapponese, significa “saporito” e viene associato ad alcuni prodotti e preparazioni come il brodo di carne, il pomodoro e il formaggio stagionato (parmigiano).

Il gusto dolce, considerato come una sensazione piacevole, è correlato a cibi ricchi di carboidrati semplici come il comune zucchero da cucina e viene percepito grazie alla punta della lingua.

Il gusto salato, percepito nella zona laterale della lingua, invece, può essere facilmente associato al sale che usiamo tutti i giorni durante le nostre preparazioni. Esso, inoltre, interferisce con la percezione del dolce e dell’amaro.

Il sapore acido che spesso viene definito anche come aspro, agro o acre viene captato sui bordi del fondo della lingua ed è facilmente riconoscibile in alcuni tipi di frutta come i pompelmi, ma anche in alimenti come i formaggi fermentati.

Infine, parliamo del gusto amaro, che viene percepito molto bene proprio grazie alla sua intensità. Risulta essere un gusto che con il tempo abbiamo imparato ad apprezzare ma che inizialmente veniva percepito come “sgradevole” e “cattivo”. È captato nella parte anteriore della lingua e lo possiamo facilmente ritrovare in alcune verdure come radicchio, cicoria, rucola ecc.

Dallo Staff di Dietisti di Serenissima Ristorazione 2022

Il Diario Alimentare

Il DIARIO ALIMENTARE è uno strumento molto utile per tracciare ciò che si assume nel corso della giornata e, dunque, della settimana. maggiori approfondimenti nell'apposita sezione (DIARIO ALIMENTARE).

Dal Blog di Serenissima Ristorazione 2022

La corretta conservazione degli alimenti in casa aiuta a diminuire gli sprechi

Anche un frigorifero non correttamente ordinato può essere tra le cause degli sprechi alimentari familiari. Al contrario, un frigorifero ben ordinato può invece influire sulla corretta conservazione degli alimenti e anche sul risparmio energetico. 


Occhio alle istruzioni

Il primo suggerimento, anche se sembra una banalità, è quello di leggere le istruzioni del vostro frigorifero: come regolare la temperatura e monitorare che effettivamente corrisponda è il principale sistema per garantire la corretta conservazione degli alimenti. Un prodotto fresco ben conservato dura molto di più, mentre uno confezionato garantisce di arrivare adeguatamente almeno fino alla data di scadenza.

Aiuta senz’altro mantenere ogni alimento nel proprio scomparto:


First IN, First OUT

Il secondo suggerimento, invece, lo cogliamo direttamente dal settore professionale: il sistema FIFO (first in - first out). È opportuno organizzare ogni ripiano del frigorifero ponendo avanti i prodotti con scadenza più ravvicinata (First in – first out, ossia “quel che prima entra, prima esce”). Indubbiamente è il miglior sistema per monitorare le scadenze ed evitare gli sprechi.

In aggiunta a ciò, è anche opportuno saper leggere correttamente le etichette delle date di scadenza: “Consumare entro il” indica il termine ultimo di consumazione del prodotto, mentre la dicitura “Consumare preferibilmente entro il” suggerisce che il prodotto possa essere edibile (assaggiare prima!) anche dopo la data indicata.

È anche vero che una inadeguata conservazione può comunque inficiare sulla durata di un prodotto, anche se non ha superato il limite della data di scadenza.


Divide ac custodiunt

Al terzo podio, consigliamo di separare con contenitori chiusi i generi alimentari diversi tra loro. In primo luogo, perché un sistema per evitare contaminazioni (ad esempio la possibile salmonella sul guscio di un uovo non andrà ad intaccare l’insalata, che invece viene consumata cruda). In secondo luogo, sistemare i prodotti lontano dalle pareti del frigorifero, lasciando spazio per consentire un minimo di areazione, è lo step successivo per garantirsi cibi duraturi.

Tenete sempre presente che ogni alimento ha bisogno di specifici schermi contro luce e ossigeno, per potersi mantenere adeguatamente: ad esempio la carne è bene conservarla in contenitori ermetici ed opachi, mentre la verdura fresca migliora il suo grado di mantenimento se avvolta in carta o canovacci (che ne consentono la traspirazione)


Invece, cipolle, aglio, patate e frutta possono anche essere conservati fuori dal frigorifero, a temperatura ambiente:

Dallo Staff di Dietisti di Serenissima Ristorazione 2022

Cosa sono le pause attive?

Si tratta di piccole pause di movimento della durata di pochi minuti, eseguibili in una stanza (es. aula o anche a casa), progettate per essere facilmente eseguibili dai bambini. Le pause attive integrano un momento formativo allo svago, scaricando la tensione e ricaricando l'attenzione. Scopri di più nell'apposita sezione (CLICCA QUI).

Dallo Staff di Dietisti di Serenissima Ristorazione 2022

Stagionalità degli alimenti

Anche a casa, assecondare la stagionalità naturale dei prodotti ortofrutticoli apporta numerosi valori aggiunti alla salute e all'ambiente. non solo si avrà certezza di consumare prodotti freschi di stagione, ma di trovarne anche in maggiori quantità a chilometro zero. Inoltre, il rispetto della stagionalità favorisce coltivazioni naturali, secondo il clima stagionale, riducendo gli impatti ambientali dei processi produttivi

CALENDARIO DEI PRODOTTI ORTICOLI FRESCHI

GENNAIO: Barbabietole, broccoli, carciofi, cavoli, cavolini di bruxelles, cavolfiori, finocchi, porri, rape, verze, zucca.

FEBBRAIO: Barbabietole, broccoli, carciofi, cavolfiori, cavolini di bruxelles, finocchi, porri, rape, verze.

MARZO: Broccoli, carciofi, cavolfiori, cavoli, cavolini di bruxelles, finocchi, piselli, porri, ravanelli, verze.

APRILE: Cavolfiori, cavolini di bruxelles, carciofi, fave, finocchi, patate novelle, piselli, porri, ravanelli, verze, zucchine.

MAGGIO: Carciofi, fagioli, fagiolini, fave, finocchi, funghi, patate novelle, peperoni, piselli, pomodori, ravanelli, verze.

GIUGNO: Barbabietole, cavolfiori, cetrioli, fagioli, fagiolini, finocchi, funghi, insalatine da taglio, melanzane, peperoni, piselli, pomodori, ravanelli, zucchine.

LUGLIO: Barbabietole, cetrioli, coste, fagioli, fagiolini, funghi, insalatine da taglio, melanzane, peperoni, piselli, pomodori, ravanelli, zucca, zucchine.

AGOSTO: Barbabietole, cetrioli, coste, fagioli, fagiolini, funghi, insalatine da taglio, melanzane, peperoni, piselli, pomodori, ravanelli, zucchine, zucca.

SETTEMBRE: Barbabietole broccoli, cavolfiori, cavoli, cetrioli, fagioli, fagiolini, finocchi, funghi, insalatine da taglio, melanzane, peperoni, pomodori, ravanelli, verze, zucca.

OTTOBRE: Barbabietole, broccoli, carciofi, cavolfiori, cavoli, cavolini di bruxelles, cetrioli, fagioli, fagiolini, finocchi, funghi, melanzane, peperoni, pomodori, porri, radicchio, rape, verze, zucca.

NOVEMBRE: Barbabietole, broccoli, carciofi, cavolfiori, cavolini di bruxelles, fagioli, fagiolini, finocchi, porri, ravanelli, verze, zucca.

DICEMBRE: Barbabietole, broccoli, carciofi, catalogna, cavolfiori, cavolini di bruxelles, finocchi, porri, rape, zucca.

CALENDARIO DEI PRODOTTI FRUTTICOLI FRESCHI

GENNAIO: Arance, cachi, clementine, mandarini, kiwi.

FEBBRAIO: Arance, clementine, kiwi, mandarini.

MARZO: Arance, kiwi.

APRILE: Arance, kiwi.

MAGGIO: Ciliege, fragole, kiwi.

GIUGNO: Albicocche, ciliege, fragole, meloni, nettarine, susine, anguria.

LUGLIO: Albicocche, anguria, ciliege, fichi, fragole, meloni, nettarine, susine, pesche.

AGOSTO: Albicocche, anguria, fichi, meloni, nettarine, pesche, prugne, susine, uva.

SETTEMBRE: Meloni, nettarine, pesche, prugne, susine, uva, anguria.

OTTOBRE: Arance, clementine, mapo, uva.

NOVEMBRE: Arance, cachi, clementine, kiwi, mapo, uva.

DICEMBRE: Arance, cachi, clementine, mandarini, kiwi.

Dallo Staff di Dietisti di Serenissima Ristorazione 2022

Tra Allergie e Intolleranze

Come ben sappiamo, i bambini che soffrono di problematiche legate alle allergie alimentari sono in notevole aumento. Si pone quindi la necessità di formare e informare sia i genitori che tutti gli utenti legati all’ambiente scolastico sulle procedure legate alla realizzazione delle diete definite “speciali” e sulla gestione delle eventuali emergenze.

Sono in fase di realizzazione brevi video clip e contenuti che hanno come obiettivo finale quello di sensibilizzare tutti gli utenti su argomenti di vitale importanza tra i quali:

Il fine ultimo del progetto risulta quindi essere quello di costruire un punto di riferimento per le famiglie e per tutti gli utenti delle scuole, chiarendo gli aspetti principali delle allergie e intolleranze alimentari.

Dal Blog di Serenissima Ristorazione 2022

LA COLAZIONE: LA CHIAVE DI UN BUON RITORNO A SCUOLA

Il ritorno a scuola è ricco di cambiamenti: dalla sveglia mattutina, alla routine modificata, all’emozione dell’inizio di un nuovo percorso, al lasciare per la prima volta il figlio. Uno degli aspetti più importanti e a volte meno considerati è l’essenzialità della prima colazione: per fretta e per abitudine a volte si tende a tralasciare il giusto apporto calorico mattutino che cambia il decorso della giornata. Serenissima Ristorazione da anni propone vademecum e laboratori sulla corretta alimentazione: uno dei punti cruciali è proprio la colazione.


I BENEFICI

La sonnolenza, la difficoltà di concentrazione e l’ipoglicemia sono le conseguenze della mancanza della colazione, che assicura il 20/30% dell’apporto calorico giornaliero. Qualora mancasse infatti, il corpo richiederebbe di colmare il cosiddetto “buco nello stomaco” con piccoli snack, che spesso non sono salutari; il livello delle prestazioni diminuirebbe e verrebbe a presentarsi lo stress metabolico.


LA COLAZIONE DEI BAMBINI

L’attenzione, la concentrazione, la resistenza sono doti che vengono richieste nell’ambito scolastico e che vengono garantiti dalla giusta energia che una buona colazione riesce ad apportare. La mancanza di abitudine nei genitori e la velocità portano a non consumare il pasto mattutino come si dovrebbe, rincorrendo quindi a merendine al volo, ma ciò comporta un disequilibrio delle abitudini alimentari che a mali estremi può portare all’obesità.

La convivialità e la condivisione sono le parole chiavi che possono portare il bambino ad avere la giusta abitudine, ossia la colazione. Dedicare almeno dieci minuti al pasto mattutino, seduti tutti insieme a tavola, crea un momento piacevole che porta il sorriso e il giusto apporto di calorie.


Cosa mangiare

La colazione dei bambini deve contenere grassi e proteine, carboidrati complessi, vitamine, minerali e fibre: diventa quindi ottimo come colazione l’abbinamento tra latte o yogurt, pane o biscotti o fette biscottate, cereali e frutta.

E dopo una buona colazione, buon ritorno a scuola.